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Il servizio trasmesso da Report su Rai 3 nella serata di domenica 9 febbraio ha acceso un acceso dibattito, portando al centro della discussione lo stabilimento Lavazza di Gattinara. Il reportage ha mostrato un video girato all'interno dell'impianto da un dipendente anonimo, secondo il quale il caffè contenuto nelle capsule scartate verrebbe recuperato, mischiato tra diverse miscele, inclusa la variante decaffeinata. Tuttavia, il servizio non ha fornito prove concrete che dimostrino il reale reinserimento di questo caffè nel processo produttivo.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Il vicesindaco di Gattinara, Daniele Baglione, ha definito il servizio di Report "mistificatorio e diffamatorio". Secondo Baglione, il reportage non avrebbe rappresentato fedelmente la realtà delle procedure interne dello stabilimento Lavazza, contribuendo invece a diffondere disinformazione. "Chi conosce il processo produttivo di Lavazza si è trovato di fronte a un'incredibile mistificazione della realtà", ha dichiarato, aggiungendo che la trasmissione ha dato vita a un "terrorismo mediatico" senza fondamento, sfruttando fondi pubblici.
Lo stabilimento Lavazza di Gattinara impiega circa 500 persone e rappresenta un punto di riferimento per l'innovazione e la sostenibilità nel settore. L'azienda ha sempre puntato sulla qualità e sull'efficienza dei suoi processi produttivi, riducendo al minimo gli sprechi attraverso pratiche di economia circolare. Secondo Baglione, invece di mettere in luce questi aspetti, Report avrebbe manipolato le informazioni con l'intento di screditare l'azienda.
Al momento, si attende la risposta ufficiale da parte di Lavazza, che potrebbe arrivare sia attraverso un comunicato stampa che tramite vie legali. L'azienda torinese, simbolo del caffè italiano nel mondo, difficilmente resterà in silenzio di fronte alle insinuazioni emerse dal servizio televisivo, e non si escludono eventuali querele nei confronti di Report.
Sui social media si è scatenata una mobilitazione in difesa di Lavazza, con numerosi utenti che hanno espresso sostegno all'azienda, sottolineando il suo impegno per la sostenibilità ambientale e la qualità del prodotto. Anche a livello istituzionale, non mancano le manifestazioni di solidarietà nei confronti dello storico marchio torinese.
L'episodio solleva interrogativi sul ruolo del giornalismo investigativo e sulla necessità di una verifica più approfondita delle fonti prima di trasmettere servizi che possono impattare la reputazione di grandi aziende italiane. Resta da vedere quale sarà l'evoluzione della vicenda e come Lavazza deciderà di tutelarsi rispetto alle accuse mosse nel servizio di Report.